domenica 30 marzo 2025

Hasta la victoria, compagno Nevio

Nevio Pavaniello nasce a Pincara, un paesino della provincia di Rovigo, l’11 maggio del 1941.

A soli 2 anni resta orfano di padre, un partigiano catturato e successivamente ucciso dai tedeschi durante un rastrellamento. Cresce, quindi, con la madre e la nonna materna.Nel 1948 la madre muore di broncopolmonite e da quel momento Nevio viene accudito dalla nonna materna. Ma la sorte si accanisce su di lui di nuovo, l’anno successivo con la morte dell’amata nonna. Da quel momento , sarà la zia ad accoglierlo nella sua casa facendolo crescere con i suoi figli.

Nel 1951, la disastrosa alluvione del Polesine travolge anche il piccolo paese di Nevio e, con lui, tutti i bambini vengono sfollati e trasferiti in altri paesi. Nevio viene portato in Piemonte, dove frequenta la quarta elementare a Superga. Nel 1954, a causa di un’altra alluvione, la famiglia adottiva di Nevio si trasferisce in Lombardia, e precisamente a Fagnano Olona. All’età di 14 anni Nevio inizia a lavorare in una carpenteria metallica di Fagnano Olona. Il ferro è sempre stato il suo materiale preferito: infatti, fin da bambino a Nevio piaceva osservare con fascino ed interesse il fabbro di Pincara che, parole sue, “lo lavorava come un’artista”.

Nevio vive la sua adolescenza a Fagnano Olona da dove, a 21 anni, parte per il servizio militare, prima a Cosenza e poi a Modena. Una volta congedato riprende il suo amato lavoro di fabbro. Gli anni del grande boom economico furono anche un periodo di grandi battaglie dei lavoratori e Nevio, forte della sua filosofia di difendere sempre i più deboli e gli indifesi, abbraccia la causa degli operai e si iscrive al Partito Comunista Italiano (P.C.I.), partecipando attivamente alle battaglie per i diritti dei lavoratori.

Ma non di solo pane vive l’uomo: oltre a lavorare mirabilmente il ferro, Nevio ama la lettura ed in particolare i libri storici...

“Non si finisce mai di imparare!” “Se vuoi comprendere la politica devi conoscere la storia!”

Nel 1965 Nevio mette su famiglia e sposa Pierangela ma un altro lutto funesta la sua vita, già così a lungo provata, con la perdita di una bambina appena nata.

Dal 1968 Nevio si dedica all’attività sportiva, partecipando a numerose maratone; nel 1969 nasce Barbara, la figlia tanto attesa. Finalmente la sua vita comincia a prendere un verso positivo: felicemente sposato, padre, lavoratore, si dedica allo sport e alle sue idee “rivoluzionarie”, diventando anche consigliere Comunale. La sua passione per la lettura lo spinge ad iscriversi alle scuole serali delle medie inferiori (le allora famose 300 ore). A Nevio, personaggio così attivo, non poteva mancare una vita sociale, fatta ad esempio di tante estati passate a lavorare nelle Feste dell’Unità a Fagnano Olona e dintorni, ma anche di accoglienza degli alunni della scuola elementare per mostrare loro, in diverse occasioni, come si lavora manualmente il ferro per creare i famosi “riccioli”.

Nell’anno 1995 la mala sorte si accanisce di nuovo su Nevio che, improvvisamente, perde la moglie Pierangela per un ictus.

Gli anni a seguire sono di nuovo difficili da superare: la sua tristezza lo porta a pensare “il mio destino è quello di trascorrere la vita sempre da solo”.

Rialzarsi anche questa volta è faticoso, ma il rapporto con gli amici costruito negli anni lo aiuta a superare questa ennesima disgrazia, non lasciandolo solo e coinvolgendolo nuovamente in molteplici attività a sfondo sociale e politico. La ripresa avviene anche grazie alla passione continua e costante per l’arte della lavorazione del ferro battuto, col quale crea oggetti tra i più disparati e fantasiosi, ed alla passione per la terra, lavorata con fatica e dedizione.

Negli ultimi decenni Nevio si lancia a capofitto nella vita sociale fagnanese: dalle sfilate storiche – ad esempio il Palio di Legnano - alle manifestazioni sportive, culturali, politiche e sociali, dove l’aiuto volontario è sempre ben accetto (si possono citare, a riduttivo titolo di esempio, le collaborazioni con Faro Skating club, Podistica Cardano, Calimali, Sesto Sestiere, Cooperativa Carletti). Particolare è anche il rapporto che lega Nevio ad Emergency, che lo vede spesso impegnato in iniziative benefiche di raccolta fondi a supporto della cultura della pace e dell’assistenza alle vittime di guerra. Gli ultimi anni hanno rafforzato il ruolo civico di Nevio nel contesto fagnanese, rendendolo un punto di riferimento per molte associazioni: proprio questa sua volontà gli ha consentito di collaborare con molteplici realtà, rendendolo spesso l’unica persona capace di creare legami tra contesti che difficilmente dialogavano.

Ma l’associazionismo ha potuto trovare in Nevio anche un duplice, concreto aiuto: sia per dar vita al freddo metallo, rendendolo interprete di una nuova concezione di recupero dei materiali poveri che, grazie alla sua maestria, vivono una seconda vita spesso più brillante della prima, sia, molto più semplicemente, per organizzare un’iniziativa grazie al suo duro lavoro, a testa bassa, come il più umile degli aiutanti.

Iscritto da sempre ad anpi Nevio è stato anche un militante attivo prima nel Pci e poi dal 1991 in Rifondazione comunista in cui ha ricoperto per alcuni anni anche la carica di segretario del circolo locale Mauro Venegoni . Sempre presente in tutte le manifestazioni e attivo in tutte le campagne politiche e referendarie è stato un punto di riferimento per i compagni più giovani.


































Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.