Abbiamo appreso dalla stampa di una iniziativa
del gruppo Do.Ra, battezzata dagli stessi “Pastasciutta Fascista” organizzata
per venerdì 25 luglio scorso e diffusa attraverso il loro canale Telegram.
Sarebbe, a quanto i membri dello stesso gruppo dicono, occasione per ricordare
che” quando i più scelsero di inchinarsi all’invasore e imboscarsi e barattando
la dignità per un posto futuro da passacarte in comune, i figli migliori della
Nazione scelsero di combattere per riscattare l’onore perduto il 25 luglio”.
Riteniamo che un’affermazione di questo genere sia un vero e proprio tradimento
della storia, una vera e propria operazione di revisionismo indecente, poiché
definisce imboscati coloro che invece combatterono nella Resistenza rischiando
la propria vita per dare agli italiani un futuro di dignità e di libertà dopo
vent’anni di soprusi e violenze, pretendendo poi di definire onorevole il
comportamento degli aderenti alla Repubblica Sociale, che invece assieme agli
occupanti tedeschi si macchiarono di ogni sorta di nefandezza ed atrocità.
L’elenco delle efferatezze compiute da costoro sarebbe assai lungo da ricordare
e già questo basterebbe per guardare con orrore all’iniziativa proposta da
Do.Ra. Il Bloody Mary che accompagnerebbe la loro pastasciutta tricolore, che
sottolineano perpetuerebbe la memoria del sangue versato per non tradire a noi
suscita invece il ricordo del sangue delle vittime innocenti trucidate dagli
squadroni nazifascisti che costoro vorrebbero onorare! Leggendo le parole degli
stessi promotori non possiamo che considerare l’iniziativa una vera e propria
apologia del fascismo, una celebrazione bella e buona di tale ideologia, e ciò
costituisce un vero e proprio reato perseguibile per legge (legge Scelba del
1952) Riteniamo perciò che, sebbene l’iniziativa si svolga in un luogo privato,
il fatto stesso che sia raccontata con queste modalità non possa passare sotto
silenzio. Indubbiamente si tratta dell’ennesima provocazione da parte di Do.Ra.
fatta per far scalpore e far balzare alle cronache questi pessimi elementi,
indubbiamente l’idea della pastasciutta tricolore vuole essere provocatoria ed
ha un tono di sfida, poiché schernisce le tante pastasciutte antifasciste che
in tutta Italia si organizzano in questo periodo, ma passare sotto silenzio
l’ennesima provocazione non ci pare opportuno. Quest'anno abbiamo già assistito
a presidi organizzati a Busto Arsizio il 26 gennaio e a Varese il 18 marzo
scorsi a cui hanno aderito varie organizzazioni nazifasciste che, sotto la
parola d'ordine della "sicurezza" cercano di legittimare odio
razziale, intolleranza e violenza; il 17 maggio a Gallarate a quell'evento
sconcertante che à stato il Remigration Summit. Crediamo perciò che, come già
facemmo in quelle occasioni, sia necessario denunciare pubblicamente quanto sta
accadendo… Condividiamo pertanto il pensiero espresso già da Sofia Mason del
Comitato Rosa Parks di Varese che ha sottolineato la gravita di questa
iniziativa. Confidiamo che molte realtà antifasciste del nostro territorio
condividano questo nostro pensiero affinché si possa costruire assieme un
cammino di Resistenza, Pace e Democrazia oggi più che mai necessario.
Partito della Rifondazione Comunista Federazione
di Varese, PCI Federazione di Varese, Comitato Antifascista di Busto Arsizio,
Sinistra Italiana, Un' Altra Storia Varese, Rete Mobilitazione Globale Pace,
Rete Antifascista della provincia di Varese