NO AL PROGRAMMA DI RIARMO EUROPEO: ricorrere al potenziamento della forza militare non ci garantisce un futuro di pace, bensì ci prepara ad un maggior rischio di conflitto bellico.
NO ALL'ECONOMIA DI GUERRA: dirottare fondi pubblici verso la spesa militare significa sottrarli alla sanità, all'istruzione, al lavoro e rendere più difficile e precaria la vita di tanti lavoratori e studenti, aumentando diseguaglianze e tensioni sociali.
NO AL DDL SICUREZZA: siamo assolutamente contrari ad un decreto che colpisce duramente la forme di critica e di dissenso, indispensabili per la vita democratica di un paese, restringendone invece gli spazi in nome di una pessima, limitata e fuorviante idea della sicurezza.
NO ALLA NATO: l'adesione alla NATO ci costringe a politiche fortemente negative per il nostro paese e per la pace dell'Europa e del mondo interi, basti pensare che il suo progressivo allargamento verso est ha di fatto posto le basi del conflitto tra Russia ed Ucraina.
PACE IMMEDIATA IN PALESTINA: cessi immediatamente il genocidio che Israele sta conducendo contro il popolo palestinese e l'occupazione dei suoi territori, si ponga immediatamente fine alla politica di segregazione di violenze e attacchi alla popolazione palestinese, che da anni il governo israeliano pratica in Cisgiordania.