Esprimiamo una dura condanna verso quanto accaduto il 14 aprile a Busto Arsizio, ovvero l’aggressione e la violenza compiute su una ragazzina di quattordici anni da parte di un ventunenne, ma troviamo piuttosto strumentali le polemiche che immediatamente sono seguite grazie al modo in cui la notizia è stata data da alcune testare giornalistiche.
Nel dare la notizia, infatti, diversi giornali hanno sottolineato che si è trattato di un’aggressione compiuta da un nordafricano nei confronti di una ragazza italiana. La gravità del fatto non legittima però assolutamente la strumentalizzazione subito operata da alcune forze politiche che hanno colto l’opportunità di esercitare la loro trita propaganda securitaria e razzista, sottolineando l’insicurezza della nostra città e le colpe da parte della popolazione immigrata. Citiamo solo le parole, da noi assolutamente non condivise della deputata responsabile delle pari opportunità della lega Laura Ravetto, che avrebbe chiesto il massimo della pena, riconducendo l’accaduto ad un retaggio culturale che non appartiene all’occidente=. Ci pare che l’insistenza sul tema dell’insicurezza e sul cattivo comportamento degli immigrati sia ormai abusato nel nostro territorio e sia teso in realtà a distrarre da altri problemi e più rilevanti responsabilità politiche. Pertanto, ben consci della gravità dell’accaduto, auspichiamo che ci sia un maggior cautela ed attenzione nella diffusione delle notizie da parte dei media, che non devono né suscitare panico né distorte interpretazioni dei fatti. La complessità dei fatti, tanto più se gravi, richiede a nostro giudizio, un’analisi più cauta ed approfondita.
Angelo Renna, referente antifascismo. Partito della Rifondazione Comunista SE, Busto Arsizio
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