venerdì 30 maggio 2025

Chiusura campagna elettorale a Varese


 

UN LENZUOLO BIANCO CONTRO IL FASCISMO, L’ODIO, L’INTOLLERANZA, IN DIFESA DEI DIRITTI.

Quanto accaduto al teatro Vittorio Gassman di Gallarate sabato 17 maggio è un vero e proprio oltraggio alla democrazia e ai diritti umani. La nostra Costituzione nata dalla Resistenza ripudia ogni forma di razzismo e discriminazione, rifiutando esplicitamente ogni forma di fascismo. Eppure, nonostante questo, il sindaco di Gallarate, un pubblico funzionario che nell’assumere tale incarico ha giurato sulla Costituzione si è permesso di legittimare le teorie razziste, fasciste e xenofobe discusse nella conferenza nota come Remigration Summit, tenutasi in un pubblico teatro cittadino, asserendo che si sia trattato di una legittima discussione e spingendosi persino a sostenere che fascisti sarebbero invece coloro che avrebbero voluto impedire tale dibattito. Non troveremmo “parole gentili” se volessimo definire il sindaco di Gallarate che pretende di propinarci questa misera quanto assurda tesi! Torniamo perciò alla Costituzione: il primo articolo recita che “l’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro”, perciò a contraddistinguerla non è solo l’antifascismo bensì anche il ruolo centrale che essa dà al lavoro e quindi a chi lo svolge. Troppo spesso però i lavoratori sono sfruttati e quotidianamente le cronache ci parlano di infortuni e morti sul lavoro. Poiché il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica, al fine di celebrarla degnamente, sottolineandone il suo vero carattere, profondamente DEMOCRATICO ED ANTIFASCISTA, invitiamo tutti i cittadini della provincia di Varese ad esporre quel giorno un lenzuolo bianco per esprimere il netto rifiuto del fascismo, del razzismo e di ogni forma di discriminazione, oltre a ricordare l’impressionante bollettino di morti bianche! Se qualcuno non considerasse sufficiente esporre un semplice lenzuolo bianco potrà anche scrivere su di esso un pensiero, una breve riflessione sul tema. RIBADIAMO CON ORGOGLIO IL NOSTRO ESSERE ANTIFASCISTI, IL NOSTRO RIFIUTO DI OGNI IDEOLOGIA DI SOPRAFFAZIONE E DI MORTE ED IL PROFONDO RISPETTO PER LAVORATRICI, LAVORATORI E CITTADINI, AFFINCHE’ RIPRENDANO IL RUOLO ED I DIRITTI CHE LA COSTITUZIONE RICONOSCE LORO.

BUONA FESTA DELLA REPUBBLICA


ANPI Varese

Partito della Rifondazione Comunista Varese

Movimento 5 stelle Varese

Sinistra Italiana Varese

Partito Comunista Italiano Varese

Rete Antifascista Varesina

Comitato Antifascista di Busto Arsizio

Il Quadrifoglio 

lunedì 19 maggio 2025

Quei " BRAVI RAGAZZI " del remigration summit


Come ormai noto, sabato 17 maggio si è tenuto a Gallarate, presso il teatro comunale, il ‘remigration summit’, un raduno internazionale di esponenti della galassia neofascista europea che si propone di cacciare i migranti dall’Europa.

Il sindaco leghista di Gallarate ha concesso uno spazio pubblico avallando tale adunata, adducendo il diritto per chiunque di manifestare le proprie idee, ignorando i principi fondamentali della nostra costituzione antifascista; diffondere e sostenere xenofobia e razzismo, proporre deportazioni di massa, non si chiamano libertà di parola: si chiamano apologia di fascismo ed è vietata dalla nostra costituzione su cui lui stesso ha giurato.

Ma chi sono questi ‘bravi ragazzi’ che parlano tanto di libertà è diritti?

Chi è Andrea Cassani, sindaco leghista di Gallarate, lo sappiamo tutti: noi lo ricordiamo quando al presidio contro l'abbattimento del bosco di via Curtatone è scappato in macchina dopo aver fatto il segno del dito medio alzato ai partecipanti del presidio.

E veniamo ad elencare alcuni " BRAVI RAGAZZI " del remagration summit che Cassani definisce " Circolo culturali di destra ".

Troviamo l’austriaco Martin Sellner, messo al bando da Germania e Svizzera per via delle sue idee; l'ex parlamentare belga Dries Van Langenhove, in attesa di una sentenza della Corte d’appello di Bruxelles dopo che lo scorso anno era stato condannato in primo grado per incitamento alla violenza e per negazionismo dell’Olocausto. Con la pronuncia di secondo grado che è slittata di qualche giorno, Van Langenhove – che già nelle scorse settimane era stato avvistato a Milano per fare dei sopralluoghi in vista del summit – è potuto andare liberamente a Gallarate. Oggi milita in Vlaams Belang, partito nato dopo lo scioglimento di Vlaams Blok, messo fuori dai giochi dopo un processo per promozione del razzismo. 

Chi invece avrebbe voluto partecipare ma si è visto negare l’ingresso in Italia – paradossalmente, come questa kermesse auspica per gli stranieri – è stato Rasmus Paludan, attivista dalla doppia cittadinanza danese e svedese, che tra il 2019 e il 2023 è stato protagonista di diversi roghi pubblici del Corano.

C'era il 25 enne Afonso Gonçalves che, sul sito del suo partito, Reconquista, si autodefinisce “il più grande dissidente portoghese e il più influente attivista di destra”. 

 E c’erano anche un gruppo di attivisti tedeschi di Identitären Bewegung, che erano stati fermati in aeroporto a Monaco, con il divieto di viaggiare in Italia, Svizzera e Austria dalla polizia federale tedesca con la motivazione che avrebbero potuto danneggiare la reputazione della Germania.

A questo punto, Cassani, che ha giurato sulla Costituzione antifascista o ci è o ci fa e se ha un briciolo di dignità dovrebbe dimettersi.

Perché il fascismo non è un’opinione, è un crimine.

 

Incontro referendario a Caronno Pertusella


 

Incontro referendario a Sesto Calende


 

venerdì 16 maggio 2025

Rifondazione Comunista: inaccettabile la concessione di uno spazio pubblico ad un summit internazionale di fascisti e razzisti

Da quanto apprendiamo il “remigration summit”, un raduno internazionale di esponenti della galassia neofascista europea, che si propone la cacciata delle persone migranti dall’Europa, si terrà domani 17 maggio nel Teatro Comunale di Gallarate, in provincia di Varese, a pochi chilometri dall’aeroporto di Malpensa. Il sindaco del comune non conferma e non smentisce, ma chi decide di concedere uno spazio pubblico a chi pratica e predica la xenofobia e l’odio, nel tacere è comunque complice.
Rifondazione Comunista chiede che le autorità predisposte, in nome della Legge Mancino e della carta costituzionale, vietino simile scempio. Se il sindaco, eletto per la Lega, dovesse avallare la scelta di tale adunata, si deve dimettere e il Consiglio comunale va sciolto per “infiltrazioni fasciste”.
La federazione di Varese del nostro partito, insieme alle tutte le realtá democratiche e antifasciste, parteciperá al presidio indetto per lo stesso giorno a Busto Arsizio, in piazza Garibaldi, contro ogni deportazione e repressione.
Contemporaneamente saremo, insieme alla cittadinanza democratica, al presidio indetto a Milano in Piazza S. Babila, dove verranno letti, affinché non vengano dimenticati, gli articoli della nostra Costituzione.
A tale presidio parteciperà, fra gli altri il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo.

Antonio Cuomo, segretario Federazione di Varese, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Matteo Prencipe, Segretario regionale Lombardia, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea






giovedì 15 maggio 2025

Presidio per dire NO alla remigrazione


 

Nessuno spazio per razzisti e xenofobi


 NO alle campagne d’odio, NO al convegno sulla Remigrazione.

E’ stato annunciato un importante appuntamento di caratura internazionale, un raduno carico di discriminazione, razzismo e xenofobia. Un manifesto che è un attacco ai diritti umani perché si basa su una visione aberrante che promuove la deportazione di massa di persone. Ancora una volta si prova, attraverso una triste retorica di antica memoria, a scegliere la via breve che scarica le insicurezze quotidiano attraverso individuazione dell’untore su cui sfogare la crisi sociale.

E’ annunciata la partecipazione di personaggi che hanno già ricevuto il divieto di ingresso in diversi Paesi europei proprio in relazione alle loro posizioni e alle loro pericolose teorie.

L’importante presa di posizione di Istituzioni, Associazioni e Organizzazioni sociali ha smontato pezzo pezzo l’agibilità del nefasto appuntamento. E’ un importante passo in avanti, ma c’è bisogno di non abbassare la guardia e di continuare nella costruzione di presidi di democrazia. Per questo CGIL Varese invita alla partecipazione ai presidi che, proprio a Busto sono stati organizzati. Saremo presenti dunque Venerdì 16 maggio in piazza Fratelli d’Italia, così come, il giorno seguente, in piazza Garibaldi.

Incontro sui referendum a Gallarate

 


Poesie da Gaza a Varese


 

Maurizio Acerbo: perchè andare a votare ai referendum

 

Video: perchè andare a votare ai referendum



Incontro sui referendum a Cardano al Campo


 

Incontro sui referendum a Fagnano Olona


 

mercoledì 7 maggio 2025

Uniti contro il remigration summit


 Non restare indifferente, *nella nostra città* non c'è spazio per odio e razzismo.


Saremo in *piazza del Duomo* per difendere i valori della nostra città, aperta e inclusiva, *Medaglia d'Oro della resistenza*.

Firma anche tu per fermare il Remigration Summit: https://chng.it/FFmnhKDtwh

Per adesioni alla piazza: stopremigrationsummit@gmail.com

martedì 6 maggio 2025

RIFONDAZIONE COMUNISTA SUL REMIGRATION SUMMIT

 Quanto si sta profilando in queste ore, a seguito delle notizie che stanno circolando sulla stampa è un fatto estremamente grave. Sembra molto probabile che il Remigrazion Summit, un convegno a cui aderiranno le forze dell’estrema destra europea possa svolgersi proprio a Busto Arsizio. Non abbiamo ad ora la certezza del luogo presso cui si terrà l’evento, ma a sappiamo che si invitano i partecipanti a prendere alloggio proprio Busto Arsizio. Cosa troviamo di così preoccupante in questa iniziativa? Cosa nasconde Remigration Summit? Partiamo dal termine “remigrazione”, parola d’ordine delle destre europee che vuole mascherare le politiche di deportazione che queste forze avanzano come soluzione ad un problema da loro stessi indicato: ovvero la presenza degli immigrati che creerebbero disordine sociale, delinquenza, perdita dei valori della nostra società occidentale e quindi crisi di questa. Il promotore dell’iniziativa, Martin Seliner principale promotore dell’iniziativa parla espressamente di sostituzione etnica! Ne conseguirebbe che la soluzione efficace consisterebbe nel riportare a “casa” gli immigrati, risolvendo così ogni problema. Non possiamo che rifiutare totalmente una tale analisi, assolutamente infondata e pretestuosa, oltre che fortemente lesiva dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione. La crisi in cui sta precipitando la nostra società nasce da ragioni assolutamente differenti. La crisi del capitalismo e del modello neoliberista da noi criticato da sempre ne è la causa. Le folli politiche neoliberiste, i continui attacchi allo stato sociale ed il suo conseguente sgretolamento, hanno determinato notevoli squilibri all’interno dei paesi europei, ed in Italia questa situazione è evidentissima. Cresce il numero di poveri, cresce il lavoro precario che non garantisce una vita dignitosa, cresce l’insicurezza nel futuro: il precariato non permette di pensare molto al di là delle necessità dell’oggi, non si sa quando ed in che condizioni economiche si arriverà alla pensione, il sistema sanitario pubblico al collasso ci fa temere di non poter usufruire delle cure necessarie! A fronte di ciò i promotori di Remigration Summit vorrebbero tranquillizzarci indicandoci un nemico facile da individuare ed aggredire! No, noi comunisti non ci stiamo. Siamo assolutamente dalla parte di tutti quegli stranieri che nel nostro paese sono arrivati per sfuggire ad una vita misera, desiderosi di un lavoro che garantisse loro una vita dignitosa, se non addirittura fuggiti a causa di persecuzioni per poter avere salva la vita. Non sono la causa della crisi sociale in cui viviamo coloro che svolgono spesso i lavori più umili, non ci infastidisce né ci intimorisce che parlino un’altra lingua, abbiano una diversa religione ed una diversa cultura. Riteniamo che non si possa tollerare che si torni a parlare di deportazioni. Siamo assolutamente convinti invece che la persecuzione del diverso sia la politica ultima che si nasconde dietro il termine “remigrazione”. Oggi la vittima è lo straniero, lo sarà poco più in là chi non si uniforma ad un determinato modello sociale e culturale, poi il povero o chi ha semplicemente una sessualità differente. Siamo preoccupati che un convegno che propone una tale ideologia possa trovare luogo a Busto Arsizio come altrove. Si tratta di un affronto alla democrazia e ai diritti. Rifondazione, che ha già scritto chiedendo al sindaco di Busto Arsizio di prendere posizione e adoperarsi con tutti i mezzi a sua disposizione per impedire che tale iniziativa abbia luogo, condanna espressamente e totalmente l’ideologia razzista e violenta di Remigration Summit, la sua assurda analisi sociale si mobiliterà e sarà a fianco di tutte quelle forze democratiche che esprimeranno una altrettanto forte condanna.




lunedì 5 maggio 2025